domenica 10 marzo 2024

Caro uomo...

 Caro uomo, 

mi rivolgo proprio a te. 

Dio ti fece dormire su un fianco, ti prelevò una costola e da quella costola creò noi donne. 

È tua responsabilità amare, rispettare e proteggere noi donne. 

Anche se vedi  masse di donne che manifestano per l'aborto, per i cosiddetti "diritti riproduttivi e sessuali delle donne " , è giusto che tu sappia che questi non sono diritti. Impediscono la vita di intere generazioni. Non facendo nascere un solo bambino si reca grave danno a tutta l'umanità. Hanno anche gravi effetti collaterali sulla salute di noi donne. 

Tu vuoi sostenere noi donne? Vuoi vederci stare bene? Aiuta noi donne a ragionare, a capire,a non impedire la nascita dei bambini, a non rovinarci la salute! 

Tu sai che il mondo progredisce, fa la pace, le città sono più pacifiche, c'è più solidarietà, solo accogliendo, amando, rispettando , educando i bambini? 

Caro uomo, 

io ti amo. 

Tante donne amano gli uomini. 

Perché tu uomo (e gli uomini in generale) non ami noi donne, non rispetti il nostro corpo, non ci fai ragionare, non ci aiuti ad accogliere i bambini?

Caro uomo, 

io ti amo. Perché non mi ami anche tu? 

Caro uomo,

perché non vuoi impegnarti per un mondo a misura di mamme e bambini? 

Ora mi rivolgo a te cara donna. Perché tu donna sei convinta che siano giusti aborto, metodi contraccettivi? Perché non stai capendo che ti distruggono , che fanno male alla tua salute? 

Quando parli di libertà di scelta, stai parlando di un'altra persona, stai impedendo ad un bambino di nascere...

Perché vuoi distruggere la tua salute e quella di altre donne?  

Perché rifiuti la vita che è in te? 

La pace inizia nel tuo grembo. 

Ed infine mi rivolgo ad entrambi. 

Mi rivolgo agli uomini e alle donne. 

Cosa sarebbe accaduto se tua mamma non ti avesse fatto nascere? 

Mi rivolgo alla tua coscienza. 

Come fai a dormire tranquillo/a la notte? 

Non pensi a quanti bambini viene impedito di nascere? A quanti talenti sprecati, perduti, a quanto amore non vissuto? 

Vuoi costruire la civiltà della vita e dell'amore o contribuire alla civiltà della distruzione e della guerra? 

Vuoi fare la pace? 

Come vuoi vivere? 

Vuoi vivere distruggendo o vuoi testimoniare il Vangelo della Vita? 

giovedì 25 gennaio 2024

Fraternità! No transumanesimo...

 Sono d'accordo che bisogna volersi bene. Gesù ci insegna nel Vangelo ad amare i nemici Ogni giorno io prego che i miei nemici e tutti coloro che mi ostacolano abbiano pace. Mi chiedo però: siamo sicuri che vogliono stare con noi, parlare con noi? 

Questa è una storia lunga, ma basta informarsi sui giornali cosa è accaduto nel corso degli anni come hanno iniziato ad oscurare le donne, le donne lesbiche, ad usare ə, se non abortiamo siamo delle troglodite che si rovinano la vita, meglio p*ttanə che fascistə, pride in cui le lesbiche  sono assaltate e si fa la parata dell'utero in affitto; oltre al fatto che per loro siamo tutte omofobe e TERF .

Io rifiuto tutto questo! E non solo io, siamo in tante e in tanti!

Fraternità!

No transumanesimo...

Sì  ad un mondo in cui possiamo vivere in armonia con l'ambiente e tra noi esseri umani, in cui nessuno è escluso, in cui gli esseri umani vivono come fratelli e sorelle tutti .




lunedì 15 gennaio 2024

Dating? No! Meglio la realtà...

Facebook sa anche che tipo di donna mi piace e me la mette nella pubblicità di dating... 

Questa pubblicità mi fa morire dalle risate.

Però scherzi a parte, io preferisco la realtà che è molto meglio...

Inutile stressarsi e affannarsi alla ricerca di un partner che poi non si trova...

In questo tipo di amore chi cerca non trova. 

L'innamoramento arriva inaspettatamente, magari quando non passa nemmeno per la mente di voler avere qualcuno al proprio fianco... 

Nelle situazioni più inaspettate per innamorarsi io mi sono innamorata e/o qualcuno mi ha fatta innamorare... 😉

#esperienzaunica #innamorarsi #innamoramento

sabato 30 dicembre 2023

Festa della Santa Famiglia di Nazareth

 Per la festa della Santa Famiglia di Nazareth 2023 ripropongo la riflessione che scrissi per la Festa della Santa Famiglia di Nazareth del 2020 "Non esasperate i vostri figli" 

 https://agnesefiducia.blogspot.com/2020/12/non-esperate-i-vostri-figli.html


Aggiungo solo che ho imparato la seguente lezione:Non bisogna cercare il partner perché si rischia di idealizzare e cercare non chi ci ama, ma chi pensiamo potrebbe piacerci perché ha le caratteristiche fisiche che noi vorremmo, il carattere che vorremmo che lui avesse, la sensualità, l'attrazione,ma l'amore vicendevole dove è? 

Capiterà di innamorarsi, ma da lì a formarsi una famiglia il passo è molto più lungo. Ci vogliono calma, riflessione e discernimento e bisogna essere in due. 

"L'Amore è di Dio" (mi ha scritto un amico) 



martedì 10 ottobre 2023

La guerra...Contro ogni guerra e per la pace

La guerra non sbuca dal nulla.  Inizia nel cuore di ognuno di noi.  Inizia quando non viviamo noi stessi in pace, quando non vogliamo ascoltare l'altro, quando non ci opponiamo alle ingiustizie attivandoci per fare qualcosa che possa mettere fine a queste ingiustizie, quando distruggiamo l'ambiente, gli altri esseri umani, quando non abbiamo rispetto per il dolore altrui, quando ce ne stiamo solo tra di noi senza voler dialogare e coinvolgere altre persone... 

E questo vale per ognuno di noi.

giovedì 7 settembre 2023

#FreeMortaza In support of Mortaza and Aleksandra

 There's a woman who is wife to Hazara journalist Mortaza and who is fighting for having him back from prison. Mortaza is a wonderful man & brilliant journalist. Mortaza is brave and he only knows about doing act of love and helping children who have no food. This wonderful woman is Aleksandra Mostovaja.

Please  help her to have his husband with her. 8th months are too much. Whole world should stop recognizing Talibans. Whole world has to know about Hazara people and about the wonderful Mortaza. #FreeMortaza

Please sign the petition to free Mortaza 

https://rsf.org/en/campaign-your-action-can-make-difference-join-fight-release-journalist-mortaza-behboudi-taliban




venerdì 23 giugno 2023

Papa Francesco:"La cultura è come un grande fiume: disseta la mente, irriga l’anima, fa crescere la società"..

 

Ultimamente  Papa Francesco(come è già accaduto durante il suo pontificato) ha parlato agli artisti o rivolto meravigliose parole sulla cultura, la parola, l'arte letteraria, la poesia, ecc...

Il 27 maggio si è rivolto ad artisti, scrittori, poeti, sceneggiatori e registi e ha detto: "La parola letteraria è come una spina nel cuore che muove alla contemplazione e ti mette in cammino". "L’artista è l’uomo che con i suoi occhi guarda e insieme sogna, vede più in profondità, profetizza, annuncia un modo diverso di vedere e capire le cose che sono sotto i nostri occhi. Infatti, la poesia non parla della realtà a partire da princìpi astratti, ma mettendosi in ascolto della realtà stessa: il lavoro, l’amore, la morte e tutte le piccole grandi cose che riempiono la vita". 


Il 29 Aprile in Ungheria parlando ai giovani ha detto: "La cultura è come un grande fiume:  disseta la mente, irriga l’anima, fa crescere la società".


Oggi ha incontrato illustri artisti nella Cappella Sistina. Cito alcune frasi del discorso odierno.
"L’artista ricorda a tutti che la dimensione nella quale ci muoviamo, anche quando non ne siamo consapevoli, è quella dello Spirito.La vostra arte è come una vela che si riempie dello Spirito e fa andare avanti". “La creatività dell’artista sembra così partecipare della passione generativa di Dio. Siete alleati del sogno di Dio! Siete occhi che guardano e che sognano”. “Sì, l’artista è un bambino – non deve suonare come un’offesa –; significa che si muove anzitutto nello spazio dell’invenzione, della novità, della creazione, del mettere al mondo qualcosa che così non si era mai visto. Facendo questo, smentisce l’idea che l’uomo sia un essere per la morte”. “Una delle cose che avvicinano l’arte alla fede è il fatto di disturbare un po’. L’arte e la fede non possono lasciare le cose così come stanno: le cambiano, le trasformano, le convertono. L’arte non può mai essere un anestetico; dà pace, ma non addormenta le coscienze, le tiene sveglie”. "Come i profeti biblici, ci mettete di fronte a cose che a volte danno fastidio, criticando i falsi miti di oggi, i nuovi idoli, i discorsi banali, i tranelli del consumo, le astuzie del potere”. "In questo essere coscienze critiche, vi sento alleati per tante cose che mi stanno a cuore, come la difesa della vita umana, la giustizia sociale, gli ultimi, la cura della casa comune, il sentirci tutti fratelli. Mi sta a cuore l’umanità dell’umanità".

Il 28 maggio scorso al Regina Caeli Papa Francesco ha ricordato Alessandro Manzoni con queste parole: "Lo scorso 22 maggio si è commemorato il 150° anniversario della morte di una delle figure più alte della letteratura, Alessandro Manzoni. Egli, attraverso le sue opere, è stato cantore delle vittime e degli ultimi: essi sono sempre sotto la mano protettrice della Provvidenza divina, che «atterra e suscita, affanna e consola»; e sono sostenuti anche dalla vicinanza dei pastori fedeli della Chiesa, presenti nelle pagine del capolavoro manzoniano".


Per leggere per intero questi discorsi
29  Aprile 2023 https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/april/documents/20230429-ungheria-giovani.html
27 maggio 2023 https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/may/documents/20230527-convegno.html
23 giugno 2023 https://www.vatican.va/content/francesco/it/speeches/2023/june/documents/20230623-artisti.html
28 maggio 2023 https://www.vatican.va/content/francesco/it/angelus/2023/documents/20230528-regina-caeli.html


Il Papa ha scritto una lettera apostolica su Blaise Pascal in occasione dei 400 anni dalla nascita https://www.vatican.va/content/francesco/it/apost_letters/documents/20230619-sublimitas-et-miseria-hominis.html

Questi discorsi di Papa Francesco che riguardano arte, cultura, mi riempiono il cuore. Mi fanno capire che non sto sprecando il mio tempo e che sono dalla parte giusta. Mi spronano ad andare avanti. 

Il Papa parla al mondo intero. Io,invece, mi trovo in Italia. Purtroppo in Italia non è facile trovare lavoro e lavorare con la cultura. Si legge poco, l'editoria è in crisi. In molti preferiscono i social networks ai quotidiani per le notizie. Con la  cultura potremmo lavorare tutti. Basterebbe anche solo tenere le biblioteche aperte tutti i giorni e tutto il giorno con impiegati a turno e spazi lettura per permettere la lettura a ragazzi, famiglie, e a tutti coloro  che vogliono  leggere, magari portando alla lettura  anche chi non legge. Sarebbe utile anche per allontanare le persone da dipendenze da internet, pornografia, droghe, alcol, giochi d'azzardo, e per allontanare dalla delinquenza. 

Leggere fa bene al cervello, alla salute, aiuta ad aprire la mente e il cuore. Biblioteche, librerie, libri, devono essere considerati beni di prima necessità. 

Nel periodo storico che stiamo vivendo tra guerre, fakenews, sonno della ragione, banalità del male, c'è bisogno di esseri umani che si ritrovino insieme e attraverso l'arte letteraria, la lettura di libri e riviste, la musica, quadri, possano contribuire alla fraternità umana. 

 




mercoledì 23 novembre 2022

Giustizia per le 3 donne uccise

 Condivido questo scritto della senatrice Alessandra Maiorino. Con questo post voglio ricordare le 3 donne uccise a Roma. Condivido questo scritto della senatrice Alessandra Maiorino perché sono d'accordo con lei e spero che presto questa sua proposta di legge diventi legge e sia applicata. 

Le donne non sono merci e oggetti di uso e consumo che quando non servono più vengono uccise. 

Dove sono tutti quelli che gridano "sex work is work" ? 

E come può un quotidiano pubblicare un articolo di un tale che usa uno pseudonimo e si vanta si aver conosciuto personalmente una delle 3 donne uccise? 

Bene che il quotidiano in questione abbia preso atto di aver sbagliato e ha pubblicato le lettere di protesta e questa lettera della senatrice Maiorino. 

Giustizia per le 3 donne uccise a Roma e punizione dei clienti per colpire la domanda, per spezzare la catena della tratta  e della schiavitù. 

Ecco le parole della Senatrice Maiorino 

"Sono intervenuta sulla vicenda delle tre donne prostituite assassinate a Roma con una lettera a La Stampa.

La normalizzazione dell'abuso, della violenza, della riduzione in schiavitù delle donne non può passare sotto silenzio. Non possiamo continuare a ignorare gli inferni delle porte accanto. 

Qui il mio contributo. ⬇️


🔴 Caro Direttore Giannini, cara vicedirettrice Cuzzocrea,


Vorrei offrire una riflessione sul messaggio contenuto nell'articolo a firma Patrizio Bati e sulle reazioni che esso ha suscitato. Alcune di quelle reazioni, infatti, ho avuto modo di viverle in diretta. Mi occupo del tema della prostituzione da quando sono in Senato (2018) e attraverso incontri, convegni e, non da ultimo, l'indagine conoscitiva che ha visto la commissione Affari Costituzionali di palazzo Madama impegnata per oltre un anno, si sono raccolte intorno a questo lavoro diverse associazioni femminili e del terzo settore, molte delle quali sono state autrici delle tante mail che avete ricevuto e in parte avete pubblicato come risposta a Bati. 

Ritengo quindi mio preciso dovere dare seguito alla loro reazione per le ragioni che qui vi espongo.


L'articolo dimostra che tali associazioni, che si battono da anni per l'introduzione del cosiddetto "modello nordico" in Italia, hanno ragione.

Cosa certificano infatti le parole di Bati? Quello che tutte e tutti noi sappiamo: i "clienti", i compratori, sono perfettamente consapevoli che le donne che "usano" sono lì contro la loro volontà, vittime di traffico di esseri umani, di riduzione in schiavitù, di ricatto o altra forma di costrizione diretta o indiretta. Sono perfettamente consapevoli che sono persone a vario titolo "fragili", che la società finge di non vedere, il sistema anti-tratta non riesce a raggiungere, esposte a rischi di ogni tipo, dovendo entrare continuamente in intimità con degli sconosciuti. Ma proprio come scritto da Bati, dopo aver pagato e dato sfogo ai loro "desideri" ( o "bisogni", secondo altri), i clienti se ne vanno leggeri, liberi da ogni responsabilità. E a buon motivo: la legge non ne attribuisce loro nessuna. 


Quello che più ha sconvolto del pezzo pubblicato è la naturalezza con cui si racconta la sopraffazione, l'abuso, la violenza, la disumanizzazione ("murate in sottoveste") di quelle donne, e lo si fa senza l'ombra di disagio o dissidio interiore. Perché c'è un non detto che tutte e tutti abbiamo introiettato e difficilmente viene posto in discussione: Bati, e i tanti bati di tutti i giorni, non stanno facendo altro che esercitare un loro "diritto" non scritto ma attribuito dalla consuetudine: pagare per accedere al corpo delle donne. E troppo spesso il dibattito sulla prostituzione si concentra sulla "autodeterminazione della donna". Ma è un inganno, una distorsione della prospettiva che fa perdere di vista il vero punto centrale: la responsabilità del compratore, appunto. Perché è per lui che tutto questo mondo si muove e si alimenta, è per lui che tre quarti delle vittime di tratta al livello mondiale sono donne e bambine trafficate per essere smerciate nel mercato legale e illegale della prostituzione. Attenzione: in quello legale tanto quanto in quello illegale. La Germania è divenuta, da quando nel 2002, proprio per contrastare tratta e sfruttamento, ha “legalizzato” la prostituzione, tra le principali mete dei trafficanti di donne. Tanto che ha dovuto in seguito emendare la legge e stabilire che qualora il cliente sappia o sospetti che la donna sia vittima di tratta sarà ritenuto corresponsabile e passibile di condanna. Capite bene l'inapplicabilità di questa modifica: come dimostrare che il cliente sapeva o sospettava? È una foglia di fico, un maldestro tentativo di riparare al disastro fatto. E infatti Paesi come Svezia per prima, ma a seguire Norvegia, Islanda, le due Irlande, la Francia e a breve la Spagna hanno adottato il "modello nordico" (o “paritario”), che consiste proprio nell'accendere il riflettore sul primo responsabile dell'infinita catena di abusi che si riversano sulle donne: il cliente. 


Dopo gli approfondimenti summenzionati, ho depositato un disegno di legge in materia che prevede appunto la punizione del cliente, dapprima come ammenda amministrativa, con sanzione penale per recidiva poi.


La nostra Costituzione ci obbliga (e per fortuna!) a un bilanciamento dei diritti, e se esiste il diritto all'autodeterminazione del singolo, esiste il dovere dello Stato di tutelare innanzitutto i più fragili. In quest'ottica si è già espressa la Corte Costituzionale, chiamata a giudicare del famoso caso Tarantini e del suo giro di "escort". La sentenza 141/2019 chiarisce come l'attività prostitutiva non possa in alcun modo rientrare tra le attività di libera impresa tutelate dall'art. 41 della Carta, in quanto lesiva della dignità oggettiva della persona e per i seri rischi di vario profilo insiti in essa.


Sono e siamo ben consapevoli delle difficoltà di far passare l’approccio abolizionista in un contesto culturale quale il nostro, che in anni recenti ha visto persino i massimi vertici istituzionali implicati in vicende di prostituzione - anche minorile - e ha ammantato il tutto di una patina glamour focalizzandosi sui soldi facili “guadagnati” dalle ragazze e sul modello del maschio che è sempre cacciatore, ma mi auguro che questa terribile vicenda possa essere il punto di partenza per avviare una seria riflessione sul fenomeno della prostituzione, che è molto cambiato negli ultimi 30 anni, facendosi, se possibile, ancora più brutale e inumano. L’Italia deve riflettere su una modifica della legge Merlin che vada verso il modello nordico, l’unico che soddisfi a un tempo la necessità del raggiungimento di una autentica parità di genere, la tutela dei più fragili (delle più fragili) e un serio contrasto al traffico di esseri umani.


Vi ringrazio entrambi per l’attenzione prestata e per quella che vorrete prestare a questo tema. 


Cordialmente

Alessandra Maiorino, vice capogruppo M5S Senato" 



Fonte pagina Facebook della Senatrice Alessandra Maiorino 

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid02wWgjfbecpX9akv8bYwmD8rXJiGrdA373UgQxbUuQgNajQrjdgzbmoVfSaSj4UZVJl&id=100044442639132

lunedì 14 novembre 2022

Cosa dice la legge 194?

 Cosa dice la Legge ● Rispetto per l’essere umano nei primi stadi della vita (principio generale)

Art. 3 della Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo del 1948: “Ogni individuo ha diritto alla vita...”. • Art. 2 della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali del 1950: “Il diritto di tutte le persone alla vita è protetto dalla legge”. • Art. 32 della Costituzione: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività... La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana”. • Art 1 della Legge 22 maggio 1978 n. 194: “Lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio”. ● L’Interruzione Volontaria della Gravidanza (IVG): definizione 

È qualsiasi interruzione della gravidanza prima del suo termine fisiologico (9 mesi); prima, cioè, che il bambino sia in grado di condurre una vita extrauterina autonoma. L’interruzione volontaria della gravidanza è detta “aborto”. ● L’Interruzione Volontaria della Gravidanza entro i primi 90 giorni • Per la legge (Art. 4 Legge 22 maggio 1978 n. 194) : L’interruzione volontaria della gravidanza può essere effettuata entro i primi 90 giorni quando la donna accusi circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un serio pericolo per la sua salute fisica o psichica, in relazione o al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, o sociali o familiari, o alle circostanze in cui è avvenuto ilconcepimento, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito. ● L’Interruzione Volontaria della Gravidanza dopo i 90 giorni solo se autorizzata dal medico • L’Art. 6 della Legge 22 maggio 1978 n. 194 stabilisce che l’interruzione volontaria della gravidanza dopo i primi novanta giorni, può essere praticata: a) quando la gravidanza o il parto comportino un grave pericolo per la vita della donna; b) quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna.

 • L’Art. 7 della stessa legge stabilisce che i processi patologici che configurino i casi previsti dall’articolo 6 vengano accertati daun medico del servizio ostetrico - ginecologico dell’ente ospedaliero in cui deve praticarsi l’intervento... che può avvalersi della collaborazione di altri medici specialisti. Qualora l’interruzione della gravidanza si rendesse necessaria per un imminente pericolo per la vita della donna, l’intervento può essere praticato anche senza lo svolgimento delle procedure previste... e al di fuori delle sedi consentite. Qualora sussistesse la possibilità di vita autonoma del feto, ... il medico che esegue l’intervento deve adottare ogni misura idonea a salvaguardare la vita del feto. • L'art. 9 della stessa legge riconosce il diritto all'obiezione di coscienza al personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie. L'obiezione di coscienza esonera il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie dal compimento delle procedure e delle attività specificamente e necessariamentedirette a determinare l'interruzione della gravidanza, e non dall'assistenza antecedente e conseguente all'intervento. 

• La Corte di Cassazione (n. 14488/2004) ha affermato che l’interruzione volontaria della gravidanza in presenza di malformazioni del bambino è permessa solo quando sussista un grave pericolo per la salute o la vita della gestante. La legge, invece, tutela il diritto a nascere del concepito, anche se affetto da patologie o malformazioni; tutela, cioè, l’evoluzione della gravidanza esclusivamente verso la nascita e non verso la non nascita. L’aborto eugenetico, infatti, non è consentito né come diritto della gestante né come un diritto del nascituro. ll “diritto a nascere sani” significa solo che nessuno può procurare al nascituro lesioni o malattie con dei comportamento omissivi o commissivi, colposi o dolosi (art. 32 Cost. - Cass. n.589/1999). Il diritto a nascere sani può essere interpretato solo nel senso di proteggere la salute e la vita del bambino.Nel 1978, il legislatore ha fatto precedere le disposizioni relative all’IVG da un principio di ordine generale (vale a dire che si impone a tutti) e per convenzione accettato da tutti (in quanto inscritto nella Convenzione europea dei diritti dell’uomo): il diritto al rispetto dell’essere umano a partire dall’inizio della vita. E tale diritto alla vita è conferito ad ogni essereumano. La legge 194/1978 ha introdotto delle deroghe, delle eccezioni, a questo principio fondamentale. A dispetto della sua banalizzazione, e dell’essere divenuta una pratica «di convenienza», l’IVG costituisce una deroga ben delimitata dalla legge e non certo un diritto. Ciononostante, la legge viene spesso interpretata in modo che l’aborto possa essere praticato in quasi ogni circostanza, trasformandosi cosí, di fatto, in un diritto ingiusto che vìola la vita del bambino. L’aborto in Italia Anche se il numero degli aborti è in calo (dai 234 mila del 1982 agli 85.000 circa del 2016), questa riduzione è solo apparente. Sono incrementate, infatti, proprio dal 1982 le vendite delle varie pillole (del giorno dopo, dei cinque giorni, della RU486) che hanno contribuito a ridurre l’accesso a cliniche e ospedali per interrompere le gravidanze, mahanno incrementato il numero degli aborti “nascosti”. 5.642.070 sono i feti abortiti dal 1978 ad oggi. 5.642.070 bambini unici ed insostituibili. Dei numeri facili da ricordare I numeri dell’aborto sono facili da ricordare: 1, 2, 3, 4 • 1 aborto ogni 2 donne • 1 aborto ogni 3 nascite • 1 aborto ogni 4 concepimenti • 1 IVG su 2 praticata su donne che hanno meno di 25 anni.

Keys to Bioethics, Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e Fondazione Jérôme Lejeune.

https://play.google.com/store/books/details?id=LW9yEAAAQBAJ Questo libro del dicastero per la vita tratta questi argomenti e c'è scritto anche il testo della legge 194. Bene leggendo il testo della legge si vede come questa legge non sia applicata. 

venerdì 19 agosto 2022

Le patate vanno sbucciate prima della cottura. Ecco perché.


La solanina ad alte concentrazioni fa male alla salute e non va via con la cottura,ma ci sono persone (tra cui nutrizionisti, medici, cuochi, anche nelle ricette che vediamo su internet, in tv o leggiamo nelle riviste) che stanno continuando a consigliare di cuocere le patate con tutta la buccia. 

La buccia di patate ha una forte concentrazione di solanina. E come  ho già scritto sopra, la solanina ad alte concentrazioni fa male alla salute e non va via con la cottura. Tra coloro che consigliano la buccia delle patate (cioè di cucinare la patata con tutta la buccia, addirittura anche friggere la patata per intera con tutta la buccia) ci sono due dottoresse (molto seguite sui social networks) che sono laureate in medicina e specializzate pure in nutrizione, che hanno studiato una alla Cattolica e l'altra alla Sapienza (dunque in due facoltà di medicina molto prestigiose e dove si impara parecchio), la cosa mi rende ancora più perplessa. Vi allego un link in cui il professore Antonello Paparella lo spiega, rispondendo alla domanda di un una persona comune che vuole capire cosa succede alla solanina della buccia delle patate con le alte temperature. 

Buona lettura e per favore se ci dicono di cuocere le patate  con  la  buccia non ascoltiamoli e continuiamo a sbucciare le patate prima di metterle a cuocere.

https://ilfattoalimentare.it/solanina-patate-paparella.html